La tecnologia Multi Jet fusion, immessa nel mercato da HP con la linea di stampanti 3D 4210 e 4200, lavora la polvere senza utilizzare i laser.
II letto di polvere viene riscaldato in modo uniforme e lavorato da due agenti: uno di fusione e l’altro di dettaglio. Il primo fonde selettivamente le particelle, il secondo migliora la risoluzione delle parti. Le lampade che si muovono sopra il letto di polvere scaldano il materiale contribuendo a distribuirlo in modo uniforme. Con la tecnologia Multi Jet Fusion è possibile riutilizzare l’80% delle polveri utilizzate durante il processo di stampa.
Con un sistema di stampa 10 volte più veloce e a metà del costo per parte prodotta, le stampanti 3D Multi Jet Fusion sfruttano 340 milioni di voxel al secondo.
Le macchine di HP, Jet Fusion 4200 e la serie 500 a colori, sono in grado di gestire più modelli in un ciclo di lavoro anche mentre la stampa è in esecuzione. E’ possibile monitorare in maniera avanzata e personalizzata le proprietà meccaniche, funzionali ed estetiche delle parti in termini di accuratezza e velocità.
– Un file di stampa viene inviato alla stampante
– Caricamento delle cartucce di materiale nella Processing Station che a sua volta caricherà la Build Unit
– La Build Unit viene spostata dalla Processing Station e inserita nella stampante che si occuperà di stampare la parte
– Quando le parti sono realizzate la Build Unit viene reinserita nella Processing Station per un nuovo ciclo di lavoro
– Il ciclo di raffreddamento rapido conclude la fase di produzione e avvia la post produzione
La tecnologia 3D Multi Jet Fusion di HP rappresenta una scelta eccellente per tutte quelle imprese che devono realizzare:
– Prototipi ad elevate proprietà meccaniche per test funzionali
– Produzione in serie di piccoli lotti, anche geometricamente complessi, per l’uso finale, come alternativa economica allo stampaggio ad iniezione
– HP 3D High Reusability PA 12
– VESTOSINT® 3D Z2773 PA 12
– HP 3D High Reusability PA 12 Glass Bead
– HP 3D High Reusability PA 11
I materiali termoplastici di HP, appositamente studiati per la tecnologia Multi Jet Fusion, ottimizzano i costi e la qualità delle parti realizzate offrendo un’elevata riutilizzabilità del surpuls di polveri.
La piattaforma aperta delle stampanti 3D di HP favorisce lo sviluppo di nuovi materiali sempre più performanti, in grado di soddisfare maggiori applicazioni, migliorare le prestazioni e ridurre i costi.
La tecnologia Multi Jet Fusion utilizza materiali con i quali è possibile realizzare strati sottili fino a 80 micron. Le parti, quindi, presentano una densità elevata e una bassa porosità. Con le stampanti HP le parti realizzate hanno un’elevata qualità superficiale, pertanto le parti funzionali richiedono una minima finitura di post produzione.
La velocità di stampa, unita alla minima finitura richiesta, accelerano lo sviluppo prodotto e il conseguente time to market.
Rispetto alla sinterizzazione laser, la tecnologia Multi Jet Fusion crea parti più forti, ha una maggiore precisione e risoluzione, è più veloce e meno costosa. Inoltre, le parti hanno una densità di quasi il 100% e possono essere utilizzate per parti funzionali o parti finite.