Dal quarto posto del 2020 al secondo posto del 2023, l’ascesa della produzione additiva in Italia dimostra come sia efficacia questa tecnologia di produzione alternativa.
Secondo un rapporto del 2023 di Wohlers Associates, l’Italia occupa il secondo posto in Europa per numero di sistemi di stampa industriale installati (4,7% del totale globale cumulativo degli impianti), preceduta solo dalla Germania (8,5%). Il Regno Unito si posiziona invece al terzo posto (3,5%), seguito dalla Francia (3,4%). Nel settore della stampa 3D l’Italia ha una specializzazione relativa nel campo dei beni di consumo (2.3%, 26 di famiglie di brevetti), dell’odontoiatria (2,3%, 57) e delle costruzioni (2,0%, 17).
A confermare l’incremento, vi è il dato relativo alla vendita o noleggio delle stampanti 3D. Sono sempre di più, infatti, le imprese e i professionisti che, consapevoli degli enormi vantaggi che offre questa tecnologia innovativa, stanno rivolgendo la loro attenzione alla stampa 3D. E non solo per i benefici in termini di tempo e di costi, ma anche per l’impatto positivo che la stampa 3D ha su un altro aspetto fondamentale dei processi produttivi, e cioè la sostenibilità ambientale.
Il progresso tecnologico delle stampanti 3D, inoltre, si accompagna e consente che vengano sperimentati nuovi materiali, componente chiave del mercato dell’Additive Manufacturing. Attraverso accurate ricerche, negli ultimi anni sono stati immessi sul mercato materiali in grado di soddisfare le richieste più eterogenee, senza tralasciare la questione dell’ecosostenibilità.
Grazie all’esperienza più che ventennale nell’ambito della vendita di stampanti e scanner 3D, possiamo affermare che abbiamo contezza di questo trend positivo, essendo diventati con i nostri prodotti ad alta tecnologia, rappresentativi dei più quotati brand internazionali, un consolidato punto di riferimento per tutto il settore produttivo italiano.