Grazie alla stampa 3D, le scelte per una maggiore sostenibilità ambientale stanno coinvolgendo anche il settore del packaging. Il continuo aumento degli imballaggi utilizzati in conseguenza della crescita dei consumi, si porta dietro il problema del packaging da smaltire.
Secondo i dati riportati dal National Geographic, gli imballaggi dei prodotti generano più rifiuti di plastica di qualsiasi altra industria. In Europa rappresentano il 59% di tutti i rifiuti di plastica, in termini di peso. Negli Stati Uniti tale quota probabilmente è più vicina al 65%. Il problema di ridurre gli scarti, in particolare per quanto riguarda quelli da imballaggio, è la scommessa della produzione industriale non già del futuro, ma del presente.
Evitare la plastica monouso e ottimizzare la quantità di materiale
utilizzato nella produzione di imballaggi sono alcuni dei motivi principali
per cui la stampa 3D viene utilizzata per creare imballaggi sostenibili.
Il packaging sostenibile è una soluzione aziendale end-to-end, e sempre di più si sta affermando la scelta di realizzare packaging stampati in 3D. Il ciclo di produzione della stampa 3D di progettazione digitale del packaging e l’utilizzo di materiali rispettosi dell’ambiente, si traduce in prodotti di alta qualità che aiutano le Aziende a raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità aziendale.
Nella produzione additiva, la fabbricazione di parti e prodotti può portare al 70-90% in meno di scarti rispetto ai metodi tradizionali di produzione. Inoltre, ci sono state molte innovazioni nel riutilizzo dei materiali di produzione e nel riciclaggio dei rifiuti come le bottiglie di plastica, per creare nuovi materiali di stampa 3D.
Uno studio della Michigan Technological University ha rivelato che per stampare un articolo in 3D è stato impiegato dal 41 al 64% di energia in meno. Con la tecnologia di stampa 3D, le Aziende possono ridurre la quantità di plastica negli imballaggi senza interferire con la qualità del prodotto. Inoltre, il packaging stampato in 3D offre alle Aziende maggiore libertà di progettazione e scalabilità, con la possibilità di creare prototipi prima di utilizzare materiali costosi.
Altro vantaggio è la produzione decentralizzata. Utilizzando le tecnologie di stampa 3D, le Aziende possono spostare i siti di produzione rapidamente, poiché si affidano a file digitali da stampare, non a enormi fabbriche immobili. I file digitali permettono anche il packaging stampato in 3D su richiesta. Per esempio, potrebbe essere possibile stampare gli imballaggi in base alla quantità esatta dell’ordine, riducendo così i rifiuti e il volume degli imballaggi che finiscono in discarica.
In sintesi
1. Maggior libertà e creatività
Estrema libertà di progettazione, che permette di ridisegnare gli imballaggi per renderli più ecologici, per esempio realizzando prodotti con spazi vuoti, con elementi più sottili o parti cave, per alleggerirne il peso e ridurre l’uso di materia nella lavorazione. Si tratta di un aspetto fondamentale: un packaging originale, innovativo e più ecologico rende un prodotto più visibile e desiderabile, accrescendone il valore.
2. Time to market più veloce
La stampa 3D permette di accelerare il ciclo di progettazione e prototipazione e, quindi, di introdurre i nuovi prodotti sul mercato più rapidamente. Grazie alla stampa 3D, infatti, è possibile creare rapidamente prototipi estremamente accurati e con un elevato livello di dettaglio. È anche possibile progettare e stampare in 3D diversi modelli di packaging contemporaneamente.
3. Riduzione dei costi e degli sprechi
La reingegnerizzazione degli imballaggi – che grazie alla stampa 3D si libera da vincoli di forma e design – può incidere sulla riduzione dei costi di produzione, per esempio permettendo di creare pezzi unici laddove prima c’erano più componenti, che andavano poi assemblati, o di realizzare prodotti che richiedono minori consumi di energia e di materiali per la loro produzione. Senza contare che il processo di reingegnerizzazione e stampa 3D può riguardare anche i macchinari stessi che realizzano i prodotti.
In diversi settori, dalla cosmesi alla farmaceutica, dal food&beverage all’elettronica di consumo, sono sempre di più le Aziende che stanno scoprendo come la stampa 3D, anche in outsourcing, può migliorare il modo in cui pensano e realizzano il proprio packaging.
Ne sono un esempio, il colosso della cosmetica L’Òréal, che ha investito sull’uso della tecnologia Multi Jet Fusion di HP e la biomimetica per ridurre il volume del materiale usato nel packaging stampato in 3D. O il produttore svedese Celwise AB che sfrutta la tecnologia Binder Jetting per creare contenitori e imballaggi alimentari rinnovabili e biodegradabili. Celwise AB riferisce che questo processo offre prodotti più ecologici riducendo i costi di produzione del 50%.
Una vera lotta all’inquinamento non demanda agli altri ma opera in prima persona. Per questo è in campo anche Selltek, con stampanti in grado di supportare la scelta ecologica della produzione industriale italiana.