La stampa 3D per l’Industria delle materie plastiche non è una novità.
Il processo di produzione tradizionale in questo settore è composto da vari step: i progettisti prototipano e iterano nuovi prodotti; gli stampisti costruiscono gli stampi e gli stampatori a iniezione eseguono questi stampi per realizzare le parti (che possono poi richiedere ulteriori lavorazioni, assemblaggi, ecc.).
La tecnologia 3D è intervenuta inizialmente nella prima fase di prototipazione dei prodotti e l’iterazione del design, ma oggi ci sono nuove opportunità per l’industria delle materie plastiche, sempre grazie alla stampa 3D.
Sempre più aziende diventano consapevoli dell’importanza di integrare le stampanti 3D nel proprio processo produttivo, in quanto porta numerosi vantaggi difficilmente superabili dalla tecnologia di produzione tradizionale.
Secondo uno studio recente della Grand View Research, Inc., il mercato globale delle materie plastiche stampate in 3D dovrebbe raggiungere i 1,98 miliardi di dollari entro il 2025.
Ecco i principali motivi per cui scegliere la tecnologia di stampa 3D:
Alcune stampanti 3D riescono a realizzare parti più velocemente rispetto ai precedenti sistemi di produzione. Oggi disponiamo di sistemi di stampa 3D che riescono ad aumentare anche di ben 15 volte la velocità rispetto alle stampanti 3D industriali precedenti, riducendo così anche il costo unitario di una parte stampata in 3D.
Grazie ai canali di raffreddamento conformati che sostituiscono i fori dritti, il raffreddamento dello stampo è più efficace, migliorando così anche la qualità della parte stampata e riducendo i tempi del ciclo di produzione.
Con la stampa 3D si possono produrre parti in polimero, rinforzati con fibra di carbonio, riducendo drasticamente anche il loro peso.
La stampa 3D viene impiegata con successo nella produzione di pezzi unici, maschere, attrezzature e tutti i tipi di strumenti industriali, utilizzando come materiali i polimeri, anziché il metallo. Volkswagen Autoeuropa ha deciso di utilizzare la stampa 3D a questo scopo ed i risultati riscontrati sono stati eccellenti: sono riusciti a ridurre i tempi di sviluppo degli utensili del 95%, migliorando l’ergonomia degli strumenti e semplificando la loro riparazione e/o modifica.
Le stampanti 3D che utilizzano i polimeri sono un’ottima soluzione sia per prototipi look-and-feel che per prototipi funzionali. Gli ingegneri possono utilizzare la stampa 3D per testare design e funzionalità prima di andare in produzione.
Ecco alcuni tra i principali materiali utilizzati per il settore delle materie plastiche:
L’ ABS è una plastica comunemente utilizzata nella carrozzeria di auto, elettrodomestici e custodie per telefoni cellulari. È un materiale termoplastico flessibile e resistente agli urti, in grado di resistere facilmente a temperature tra -20ºC a 80ºC.
L’ABS viene utilizzato principalmente nelle tecnologie FFF.
La stampa 3D con fibra di carbonio consente di ottenere una resistenza elevata. Solitamente, le fibre di carbonio vengono inserite all’interno di un materiale di base, che può essere PLA, PETG, Nylon, ABS o policarbonato, rendendoli più forti.
È un polimero termoplastico semicristallino che vanta ottime proprietà meccaniche ed alta resistenza chimica ed ha un range di condizioni di esercizio straordinariamente ampio.
Roboze CARBON PEEK presenta un’eccellente rigidità e stabilità termica, nonché ottime proprietà meccaniche.
Si presenta solitamente come una polvere fine, bianca e granulare. Esistono però anche delle varianti di questo materiale, ad esempio il nylon che viene utilizzato nella tecnologia di stampa 3D FDM. È costituito da strutture semicristalline, offre una buona rigidità, stabilità, flessibilità e resistenza agli urti. Essendo un materiale biocompatibile, è adatto a creare parti che vengono a contatto con il cibo.
Le poliammidi vengono utilizzate nella produzione di ingranaggi, protesi mediche e stampi a iniezione, ecc.
Questo materiale è molto resistente all’idrolisi, alle soluzioni acide e gode di performance termiche molto avanzate.
È un polimero ingegnerizzato da Roboze, con una base di Poliammide rinforzato con fibra di carbonio al 20%. Viene utilizzato per applicazioni meccaniche di fascia alta, grazie al suo elevato modulo a trazione e alla sua resistenza all’infiammabilità.
Il polipropilene è un altro termoplastico ampiamente utilizzato nel settore degli utensili professionali monouso e nella produzione di centinaia di oggetti di uso quotidiano. Questo materiale vanta un’eccellente resistenza all’abrasione e un’ottima capacità di assorbire gli urti.
È un materiale robusto, impiegato dalle stampanti 3D per produrre parti funzionali ad alta densità, con un’eccellente resistenza chimica ad oli, grassi, idrocarburi alifatici e alcali. Consente di ridurre al minimo gli scarti ed è ideale per la fabbricazione di custodie e applicazioni a tenuta stagna.
Il PA12 di HP è un materiale termoplastico riempito con perle di vetro al 40% che presenta proprietà meccaniche ottimali. Viene impiegato con successo per applicazioni che richiedono un’elevata rigidità come custodie e contenitori, attrezzature e utensili.
Questo materiale termoplastico vanta un’eccellente resistenza chimica e proprietà meccaniche ottimali che le consentono di resistere agli urti. Può essere impiegato per la produzione di protesi, solette, articoli sportivi, attacchi a scatto e molto altro.
Selltek Srl propone due soluzioni di stampa 3D per questo settore. Si tratta del marchio italiano Roboze e il colosso HP.
La tecnologia di stampa FFF porta numerosi vantaggi per il processo produttivo. Oltre ad essere meno costosa rispetto ad altre tecnologie presenti sul mercato, dispone anche di una ampia gamma di materiali, anch’essi dai costi ragionevoli.
Le stampanti 3D che usano questa tecnologia hanno un’ampia scelta di materiali, dai più comuni termoplastici ai e materiali infusi con il metallo.
Roboze, produttore italiano di stampanti 3D professionali, ha lanciato sul mercato 5 soluzioni di stampa 3D e numerosi materiali innovativi.
Le 5 macchine (Roboze One, Roboze One +400, Argo 500, Roboze One Extreme e Roboze One +400 Extreme) impiegano un innovativo sistema di movimentazione meccatronica degli assi brevettato dall’azienda, chiamato Beltless System. Esso garantisce maggiore precisione di posizionamento (pari a 0,025 mm) e ripetibilità delle parti.
Per scoprire tutti i vantaggi della stampa 3D con Roboze, consulta la nostra pagina dedicata.
Multi Jet Fusion è una tecnologia di stampa 3D di HP relativamente nuova, che rende possibile la stampa di parti complesse a basso costo e più velocemente rispetto ad altre soluzioni simili presenti sul mercato.
Il mercato ha riconosciuto subito le grandi potenzialità offerte dalla tecnologia MJF, risultando ideale per applicazioni come conduttori complessi a parete sottile, connettori, contenitori, staffe, coperture, clip di cablaggio, guide e anelli di tenuta, per tirature limitate, pre-produzione e pezzi di ricambio.
Scopri di più sull’innovativa tecnologia Multi Jet Fusion di HP.
Le stampanti Jet Fusion 4200 e la serie 500 a colori, consentono di gestire più modelli in un ciclo di lavoro anche mentre la stampa è in esecuzione e permettono di monitorare le proprietà meccaniche, funzionali ed estetiche delle parti in termini di accuratezza e velocità.
I materiali termoplastici di HP ottimizzano i costi e la qualità superficiale delle parti realizzate, permettendo di realizzare parti con con una minima finitura di post produzione.