Senza dubbio la stampa 3D ha cominciato a guadagnare un ruolo importante anche nell’industria della moda. L’innovazione della tecnologia 3D per la creatività e l’innovazione, ha conquistato alcuni dei più famosi designer del settore e ha attirato l’attenzione di celebrità e fashionisti provenienti da tutto il mondo.
L’introduzione della stampa 3D nella moda consente la realizzazione di forme e modelli impossibili da creare con le tecniche manifatturiere tradizionali.
Anche i capi più complessi acquisiscono semplicità. I metodi classici adottati nel mondo del fashion mantengono la loro identità pur affiancati da una tecnologia nuova che consente di realizzare scarpe, occhiali, gioielli e abbigliamento senza limitazioni nella forma e nella vestibilità.
Con la stampa 3D il capo viene lavorato con un software e inviato alla macchina che lo rende reale nell’immediato, eliminando passaggi multipli, dal taglio al confezionamento.
E’ pur vero che, per la realizzazione di capi di alta moda, le tecnologie richieste sono ancora particolarmente costose e, unitamente ai tempi di produzione, rendono l’utilizzo della stampa 3D ancora una suggestione per eventi o collezioni di nicchia.
Non mancano però soluzioni friendly a costi competitivi come quella proposta da 3D Systems, CUBE PRO. Una Tecnologia che combina in modo creativo l’industria 3D e la moda, proponendo uno stile “fai da te” all’avanguardia.
Numerosi sono gli stilisti che per realizzare modelli unici si sono rivolti alla tecnologia 3D, dando vita a capi straordinari e futuristici.
Ecco alcuni esempi:
1. La Maison threeASFOUR è una delle più innovative etichette della moda contemporanea. Fondata nel 2005, dal 2013 lavora utilizzando la tecnologia 3D per la produzione di abiti. Nel 2016 ha presentato due collezioni straordinarie per la stagione estiva e invernale ottenendo un grandissimo successo alla New York Fashion Week. Gli abiti sono stati realizzati utilizzando la tecnologia Objet500 Connex3 3D di Stratasys, in grado di stampare in multi-colore e multi-materiale.
2. La società tecnologica statunitense, Intel, ha realizzato nel 2014 un capo che, interagendo con le onde cerebrali di chi lo indossa, cambia colore. L’azienda ha inoltre collaborato con il marchio di moda Chromat, per realizzare Adrenaline, un vestito intelligente che si espande e si ritrae a seconda delle variazioni dei livelli di adrenalina di chi li indossa.
3. Gli abiti stampati in 3D vestono anche le spose, con una collezione realizzata da Xuberance di Shanghai. I capi, ottenuti con la tecnologia di stampa 3D SLS, rivedono il look classico dell’abito da sposa con strumenti tecnologici che ridefiniscono il concetto di coppia.
4. Nervous System ha realizzato un capo stampato in 3D, in collaborazione con Shapeways e Kinematics Cloth 4D printing system, un pezzo unico non pieghevole morbido e fluttuante. L’abito è custodito presso il Museo di Arte Moderna di New York (il MoMA), come una vera e propria opera d’arte.
La designer olandese è stata la prima a presentare un capo stampato in 3D in passerella nel 2010.
Da quando ha creato la sua etichetta, con una laurea presso l’istituto di Arte a Arnhem nel 2006 e una carriera lavorativa per Alexander McQueen a Londra, l’artista è diventata l’esponente principale di una moda che guarda alla tecnologia 3D per creare uno stile nuovo.
Il lavoro di Iris van Herpen è stato esposto presso l’High Museum of Art di Atlanta per inaugurare la mostra della moda. Un lavoro, il suo, dedicato all’innovazione che unisce la tecnologia 3D con materiali diversi come magneti, anelli da barca, cristalli e scheletri.
Tra i capi più creativi evidenziamo quello realizzato per la serie televisiva Il trono di spade per l’attrice Gwendoline Christie e recentemente per Cara Delevigne durante la premiere del film Valerian.
L’enorme successo dell’artista deriva dalla sua capacità di unire arte, originalità e creatività. Una fusione tra tradizione e artigianalità che fa suoi gli strumenti tecnologici del 21° secolo. Un’arte sperimentale che attinge da discipline come l’architettura, la scienza e la tecnologia per creare qualcosa di radicalmente modificato e sostenibile.