L’indagine sulla scena del ritrovamento di un cadavere si svolge sempre allo stesso modo. La polizia deve portare via il cadavere oppure lo scheletro per poterlo esaminare nel dettaglio e cercare di scoprire la causa della morte.
L’antropologo forense Dennis Dirkmaat ritiene, però, che questa pratica potrebbe rendere l’intero processo più difficile e più lungo, rischiando di tralasciare alcuni elementi che potrebbero essere determinanti per la risoluzione del caso e che potrebbero essere presenti sul luogo di ritrovamento.
“Sul luogo del rinvenimento del corpo possono essere trovate informazioni di importanza cruciale, che di solito vengono completamente ignorate dagli investigatori. Tuttavia, se sai cosa cercare, quel luogo può darti informazioni che possono fare un’enorme differenza, facendoti capire se il corpo rinvenuto sia o meno la vittima di un omicidio… e se lo è, queste prove potrebbero rivelarsi la chiave di volta per risolvere un caso criminale.”
– Dr. Dennis Dirkmaat
Dr. Dirkmaat viene chiamato molto spesso ad aiutare la polizia e, insieme ai suoi studenti, esegue una ricerca molto accurata di tutti gli elementi che compongono la scena del crimine, fino al più piccolo filo d’erba.
Effettuando un’analisi del cadavere o delle ossa Dirkmaat è in grado di condurre un’ispezione dettagliata, riuscendo a stabilire i tipi di trauma vissuti dalla vittima, prima e dopo il decesso, se la morte è avvenuta per cause naturali oppure se è stata uccisa.
Il dottore ed i suoi studenti riescono a stabilire, nel caso la scenda del crimine fosse stata contaminata, se è avvenuto per cause naturali (acqua, vento, gravità), a causa degli animali oppure da una persona.
La scansione in 3D dei ritrovamenti si è rivelata una pratica estremamente importante in un’indagine. Il Dr. Dirkmaat, infatti, utilizza uno scanner 3D per catturare digitalmente le ossa rinvenute e le trasforma in modelli 3D a colori, ottenendo in questo modo una base più accurata per le sue investigazioni in laboratorio.
Da poco ha realizzato anche un database che verrà attualizzato con ogni caso, sviluppandolo una vera “Bone Encyclopedia” che funga da punto di riferimento per tutti gli investigatori del mondo. I file contengono caratteristiche delle ossa e dettagli chiave fondamentali nelle indagini.
Sebbene il Dr. Dirkmaat utilizzava anche in passato uno scanner 3D per catturare dettagli delle ossa in 3D, il vecchio apparecchio era molto lento nel processo di scansione e le catture contenevano una grossa quantità di rumore digitale che richiedeva un’ulteriore elaborazione.
Venuto a sapere dell’esistenza di Artec Space Spider, uno scanner 3D portatile e di facile utilizzo, il Dr. Dirkmaat non ha più potuto fare a meno di utilizzarlo nell’analisi di ogni scena del crimine.
Vai a Artec Space Spider
Dirkmaat ha riscontrato subito numerosi vantaggi dall’utilizzo dello scanner 3D Artec Space Spider, riuscendo, con sua sorpresa, a condurre operazioni che solitamente richiedevano diverse ore, in un’ora o addirittura meno.
“In termini di scansione, sono rimasto sorpreso dalla rapidità con cui Space Spider ha catturato il set di ossa che stavamo scansionando. È stato tutto scansionato in un solo passaggio. E dopo, quando abbiamo esaminato le scansioni e visto quanto fossero pulite e dettagliate, mi sono reso conto che la mia ricerca era finita, avevo trovato la soluzione che faceva al caso mio”.
Tutte le scansioni acquisite dal Dr. Dirkmaat ed il suo team vengono poi elaborate con il software proprietario dello scanner, Artec Studio che consente anche di esportare i modelli 3D in svariati formati digitali.
Grazie alle informazioni acquisite per via digitale dallo scanner 3D Space Spider, gli investigatori possono studiare ed interpretare meglio i resti scheletrici dal momento della morte fino ad anni distanza, “in quanto [lo scanner] cattura rapidamente e facilmente le ossa, con precisione submillimetrica, il che significa che puoi raggiungere livelli elevatissimi di dettaglio e identificare con sicurezza cambiamenti di qualsiasi entità.“
Artec Leo è lo scanner 3D palmare wireless di casa Artec e scansiona oggetti di qualsiasi dimensione e complessità geometrica. Grazie al touchscreen incorporato, gli utenti possono seguire il processo di scansione in tempo reale ed apportare modifiche prima di esportare i dati.
Come Space Spider, anche Leo è risultato un ottimo scanner Artec 3D per le indagini forensi, molto rapido, offre una velocità di ricostruzione 3D di 80 fotogrammi al secondo.
Artec Ray, invece è uno scanner laser 3D LiDAR metrologico a raggio lungo che permette al Dr. Dirkmaat di catturare intere scene e paesaggi, ad una velocità di acquisizione dati di 208.000 punti / secondo con una precisione submillimetrica.
Vedi anche Artec Ray
Il dottore utilizza le scansioni 3D rilevate anche per stampare in 3D repliche identiche delle ossa per poterle utilizzare in tribunale senza danneggiare gli originali. Lui sostiene che Artec abbia veramente cambiato il volto dell’antropologia forense con i 3 scanner 3D: Space Spider, Leo e Ray.
“Siamo solo all’inizio dell’uso della scansione 3D nella medicina legale, e nel mio campo di attenzione, l’antropologia forense… Vedremo presto la scansione 3D utilizzata per catturare l’intero luogo del decesso: tutto ciò che circonda le ossa, tutto il terreno, la vegetazione e qualsiasi altra cosa presente verrà catturata digitalmente, archiviandone l’esatta posizione e forma al momento del ritrovamento del corpo. In questo modo, anche dopo molti cambiamenti occorsi sul posto, a causa del tempo, delle intemperie e, naturalmente, dell’intervento umano, saremo ancora in grado di esaminare quella scena in cerca di quegli indizi rivelatori che possono svelarci ciò che è accaduto in quel luogo.”
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