Che la produzione additiva sia il futuro lo abbiamo già capito. Imprese di tutto il mondo possono contare sulle tecnologie 3D, in continua evoluzione, per trasformare il loro modo di produrre. Non vuol dire necessariamente che le nuove tecnologie prendono il posto degli strumenti e processi convenzionali, bensì assistiamo ad un’integrazione tra l’innovazione e il tradizionale.
Sul nostro blog abbiamo trattato molto casi studio e mostrato come l’industria automotive, aerospaziale e nautica, oil & gas, l’industria medicale ma anche tanti altri settori stanno utilizzando con successo le tecnologie 3D per trasformare il loro modo di creare e produrre.
I vantaggi della stampa 3D sono tanti, dal risparmio dei materiali e del tempo impiegato per la produzione, fino alla libertà di creare geometrie mai viste prima con materiali innovativi dalle proprietà straordinarie. Componenti complessi con una struttura che prima era impensabile, adesso sono la realtà.
Abbiamo visto la forza della tecnologia additiva laddove i metodi tradizionali non osavano neanche sognare di arrivare e dove processi di produzione come la fusione, la fresatura o la forgiatura mostrano i propri limiti.
SmarTech 2019: Il futuro della produzione manifatturiera appartiene alle tecnologie di produzione additiva di metalli.
Arrivato già alla sua quinta edizione, il report SmarTech, Additive Manufacturing with Metal Powders 2019, evidenzia un importante player sulla scena della produzione: la produzione additiva con polveri metalliche. Dopo aver registrato un ricavo di quasi 3,3 miliardi di dollari, si prospetta che il mercato della stampa 3D in metallo raggiungerà 11 miliardi di dollari entro il 2024.
Grazie agli strumenti messi a disposizione dalle stampanti 3D in metallo, le imprese possono adesso sviluppare e convalidare un design molto più velocemente, riducendo così anche il time to market avendo, quindi, un notevole risparmio economico.
Le possibilità di utilizzo di questa tecnologia nei vari settori sono infinite: prototipazione per attrezzature di esplorazione e operative, strumenti di iniezione chimica, ingranaggi, giranti, ugelli, utensili di varie dimensioni, componenti di valvole di controllo.
Oltre il 20% delle aziende di ingegneria aerospaziale utilizza la tecnologia 3D in metallo per realizzare componenti ed utensili.
In questo settore si è costantemente alla ricerca di metodi per alleggerire il peso dei prodotti utilizzando metalli leggeri come acciaio inossidabile, titanio, alluminio e rame.
Le materie prime utilizzate maggiormente nella produzione additiva con polveri metalliche sono: le polveri di acciaio inossidabile, alluminio, cobalto, nichel e titanio.
Si stima che le leghe di alluminio, maggiormente utilizzate per l’industria automobilistica e l’ingegneria in generale, grazie alla loro leggerezza e rigidità, porteranno un aumento del guadagno del 27%, entro il 2024.
Un importante player sul mercato della stampa 3D con polveri metalliche è decisamente Desktop Metal, con le sue Studio System e Production System.
Desktop Metal dispone di quasi 100 partner e rivenditori, con distribuzione in oltre 40 paesi. Vanta un portafoglio di oltre 100 domande di brevetto per oltre 200 invenzioni, nonché la concessione di due brevetti per i suoi supporti separabili ™.
Ha sviluppato, in collaborazione con Dassault Systèmes, Live Parts ™, un software di progettazione generativa sperimentale che applica principi morfogenetici e simulazione avanzata per modellare parti solide e leggere in pochi minuti.
Le stampanti 3D in metallo Studio System sono una soluzione end-to-end e, assieme alla fornace e il debinder, rendono possibile la realizzazione di geometrie complesse in metallo, direttamente in-house.
L’innovativa Studio System vanta:
Utilizzando la nuova tecnologia proprietaria Single Pass Jetting (SPJ), Production System è 100 volte più veloce degli attuali sistemi di produzione additiva basati su laser, offrendo capacità di throughput migliorate fino a 500 pollici cubici” all’ora.
“In un periodo di otto settimane, abbiamo preso 100 concetti diversi e li abbiamo filtrati dall’iterazione alla fabbricazione e al perfezionamento di un prodotto finito. Convenzionalmente, ci sarebbero voluti 18 mesi. ”
– Lou Rassey, CEO di Fast Radius, tra le prime aziende ad aver provato la nuova Production System
HP promette un sistema di produzione additiva in grado di fornire agli utilizzatori una produttività fino a 50 volte superiore, ad un costo nettamente inferiore rispetto ad altri metodi di stampa 3D in metallo presenti sul mercato.
Si tratta della HP Metal Jet, annunciata nel 2018, che, come le sue altre stampanti 3D, utilizza il sistema di rilegatura a livello di voxel.
“Le implicazioni sono enormi: solo i settori automobilistico, industriale e medico producono miliardi di parti in metallo ogni anno. La nuova piattaforma di stampa 3D Metal Jet di HP sblocca velocità, qualità ed economia per consentire ai nostri clienti di ripensare completamente il modo in cui progettano, producono e offrono nuove soluzioni nell’era digitale “
– Dion Weisler, CEO e President, HP Inc.
Secondo HP, la nuova HP Metal Jet estende le innovazioni in termini di velocità, qualità, affidabilità.
HP Metal Jet è una tecnologia innovativa che offre:
Le prime applicazioni per le parti metalliche stampate in 3D includono i componenti funzionali ed estetici per automotive, medicale, industriale e 3C (computer, telefoni cellulari ed elettronica di consumo).
La stampa 3D in metallo mira a competere con lo stampaggio a iniezione di metalli, la microfusione e i processi di stampa a sinterizzazione.