L’Additive Manufacturing è una tecnologia innovativa che poco a poco sta rivoluzionando il modo di progettare e produrre. Anche imprese grandi come FCA (Fiat Chrysler Automobiles) hanno ormai adottato questo tipo di approccio.
L’Additive Manufacturing è un modo di lavorare molto più efficace, impiegando stampanti 3D che funzionano per creare un oggetto, basato su modelli tridimensionali realizzati con il software CAD.
La produzione additiva è un metodo additivo, questo significa che il materiale viene aggiunto per creare il prodotto. Usando un metodo additivo piuttosto che sottrattivo, il processo è molto più economico e anche eco-compatibile, avendo una portata maggiore per i progetti.
[video_player type=”youtube” style=”1″ dimensions=”560×315″ width=”560″ height=”315″ align=”center” margin_top=”0″ margin_bottom=”20″ ipad_color=”black”]aHR0cHM6Ly95b3V0dS5iZS9mY0lsXzdOWHVYOA==[/video_player]
Nel centro di eccellenza del Product Development Prototypes EMEA a Torino la tecnologia Additive Manufacturing è stata impiegata anche per creare la calandra di Alfa Romeo Giulia, nata in collaborazione con il Centro Stile.
Per la produzione hanno utilizzato delle stampanti SLA, SLS, binder jetting, FDM ed altri tipi di stampanti 3D che possiedono già.
[video_player type=”youtube” style=”1″ dimensions=”560×315″ width=”560″ height=”315″ align=”center” margin_top=”0″ margin_bottom=”20″ ipad_color=”black”]aHR0cHM6Ly95b3V0dS5iZS9TNWJoTC13N2RFcw==[/video_player]
I risultati sono eccezionali in termini di tempo, di precisione di esecuzione e di sostenibilità ambientale. Si riduce infatti l’impatto legato alla produzione (che si tratti di prototipi o particolari pronti per la produzione); si riducono i consumi di materiali ed energia; si riduce lo spazio di stoccaggio (basta conservare il formato digitale).
Il gruppo FCA utilizza la stampa 3D da diverso tempo e ad esempio la nuova Giulia (che sarà estremamente potente e, in termini di prestazioni) è stata progettata anche con l’aiuto della stampa 3D ed è stata presentata al grande pubblico al 66esimo Salone di Francoforte.
Dal 2015 ad oggi, l’azienda ha lavorato per affrontare le sfide legate all’implementazione di metallo e polimero AM nella produzione di parti di ricambio per uso automobilistico.
Per sfruttare al meglio i vantaggi della tecnologia 3D, il gruppo FCA ha creato un programma, chiamato Design for Additive, guidato da Roberta Sampieri, Additive Manufacturing & Innovation Manager, e da Nunzio Di Bartolo, Responsabile dei Prototipi, Materials & Proving Ground del dipartimento di sviluppo prodotto EMEA.
L’intero dipartimento ha lavorato a livello globale, conducendo analisi e lavorando allo sviluppo della tecnologia AM in termini di business, competenze e validazione di nuovi materiali da utilizzare per AM nella produzione di componenti automobilistici.
I professionisti dietro Design for Additive sono stati presenti anche alla fiera In(3d)ustry, nel 2017.
Roberta Sampieri, Additive Manufacturing & Innovation Manager, afferma:
“ Dobbiamo condividere le soluzioni tra tutti gli operatori in questo segmento e in tutti gli altri segmenti per guidare la vera innovazione “
In FCA l’obiettivo è quello di continuare ad evolvere il modo in cui le parti automobilistiche sono progettate per essere prodotte in modo additivo. Queste parti comprendono principalmente parti strutturali pesanti, in quanto sono quelle in cui AM offre i maggiori benefici in termini di riduzione del peso. Questi potrebbero un giorno includere anche componenti del motore, se le dimensioni dei volumi di costruzione lo permettessero.
[video_player type=”youtube” style=”1″ dimensions=”560×315″ width=”560″ height=”315″ align=”center” margin_top=”0″ margin_bottom=”20″ ipad_color=”black”]aHR0cHM6Ly93d3cueW91dHViZS5jb20vd2F0Y2g/dj1BbWdqek9iV3RuWQ==[/video_player]
Roberta Sampieri considera il progetto FCA una “icona di velocità e potenza prodotta attraverso la tecnologia più veloce disponibile. I vantaggi di questa innovativa tecnologia, come la valutazione ed i test in tempi rapidi delle varie soluzioni di progetto, impensabili fino a pochi anni fa, aiutano a bypassare i processi più lunghi e costosi. I vantaggi non riguardano soltanto tempistiche e qualità, ma hanno interessanti risvolti anche sul fronte della sostenibilità. L’uso della stampa 3D riduce notevolmente l’impatto ambientale legato alla realizzazione dei prototipi, a utilizzare meno materia prima e a diminuire le emissioni di Co2”.