Potrebbe essere una svolta epocale in campo medico, con la stampa in 3d di un supporto in silicone si è riusciti a far ricrescere un nervo sciatico tranciato.
Secondo la società di ricerche di mercato Gartner, le stampanti 3D nel settore medico stanno facendo una scalata verso il successo e questo è dimostrato dalla possibilità di rigenerare i nervi dopo un infortunio, grazie all’ausilio della stampa 3D. Un team di ricercatori dell’università del Minnesota, Virginia Tech, Università del Maryland, di Princeton e della Johns Hopkins University hanno creato una guida stampata in 3D, prima nel suo genere, che consente di ripristinare le funzioni sensoriali e motorie a nervi danneggiati, problema riscontrato da più di 200.000 persone in tutto il mondo a causa di malattie e lesioni.
La Mayo Clinic suggerisce che, a causa della complessità nella rigenerazione dei nervi, i danni ai nervi possono essere permanenti; tuttavia, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Advanced Functional Materials, ci può essere una soluzione stampata in 3D.
Il team multidisciplinare è stato in grado di stampare in 3D guide in silicone personalizzate infuse con segnali biochimici che hanno dimostrato di far rigenerare efficacemente il tessuto nervoso nei topi da laboratorio. Per creare la guida, il team per prima cosa ha fatto la scansione 3D del nervo sciatico del ratto, risultante in un modello 3D con cui è stata creata l’apposita guida.
Dopo l’impianto della stessa il ratto ha riacquistato la sua normale capacità motoria dopo sole 10 settimane.
Scopri di più sulla stampa 3D nel settore medicale
Michael McAlpine, capo ricercatore e professore di ingegneria meccanica presso l’Università del Minnesota, ha detto sullo studio ” La stampa in 3D di guide nervose personalizzate per la rigenerazione di lesioni nervose complesse rappresenta un importante traguardo nel settore medicale. Speriamo di poter aver un giorno uno scanner 3D e una stampante direttamente in ospedale in modo da poter stampare sul posto guide nervose personalizzate per riparare i danni ai nervi.”
Per portare questa tecnologia agli esseri umani, McAlpine suggerisce che si potrebbe creare un’intera libreria di nervi acquisite da individui, vivi e defunti, per poter così realizzare guide per i pazienti.
Il professore dice: “L’emozionante passo successivo sarebbe quello di impiantare queste guide negli esseri umani piuttosto che nei ratti.”
Ciò rappresenta una grande speranza, per riuscire a guarire le lesioni traumatiche.
via: 3D Printing Industry