Multi jet Fusion è una tecnologia di stampa 3D creata da Hewlett-Packard che si basa sul Thermal Inkjet, che approccia il materiale per superfici e non in modo puntiforme.
La vera novità della serie HP Jet Fusion 3D è l’utilizzo di due inchiostri differenti: un agente di fusione e un agente di dettaglio. Il primo dona il calore al materiale, il secondo lo definisce in base alle istruzioni del file.
Proprio come la tecnologia di stampa 3D stereolitografia, il processo si sviluppa con la stesura di materiale da stampare in polvere dove poi saranno depositati agenti chimici. In aggiunta, verrà “diffuso” un altro agente chimico che migliorerà l’aspetto esteriore dell’oggetto, smussando i bordi a spigolo.
Grazie alla possibilità di stampare parti in 3D al ritmo di 340 voxel al secondo, HP si pone come rivoluzione nel mondo dell’additive manufacturing per un workflow semplificato, una struttura aperta (in termini di piattaforma software) e una produttività fino a 10 volte superiore alle attuali tecnologie in commercio.
HP è parte del consorzio che ha creato 3MF e, anzi, le stampanti 3D MJF di HP sono le prime completamente compatibili con esso.
HP punta al mercato della stampa 3D professionale cercando fin da subito l’ampliamento della gamma di materiali e colori per modellare su misura le caratteristiche delle parti a livello di Voxel e per integrare strumenti di digitalizzazione per la sua visione di supply chain digitale con consegne JIT.
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